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Un
paese incivile Quando si rimpiangono i partiti
laici La
diatriba che ha paralizzato il Parlamento sulla legge Cirinnà, è una delle
pagine meno edificante della storia della Repubblica. Si tratta di diritti
che dovrebbero essere garantiti senza dover assistere ad un dibattito
mortificante per la civiltà giuridica di qualsiasi paese occidentale. La
stessa pietra dello scandalo, le stepchild adoption, è qualcosa che il comune
buon senso dovrebbe approvare immediatamente nell’interesse di bambini che
rischiano di essere abbandonati. Il clamore dato al fatto che i genitori
possano essere anche omosessuali è affatto privo di senso. Basta pensare ai
casi di violenza che concernono l’infanzia in famiglie ritenute normali. Lo
Stato deve poter vigilare in ogni caso sui minori e senza pregiudizi di
sorta. Anche chi resta legato profondamente ai sentimenti della famiglia
tradizionale non può chiudere gli occhi di fronte alla realtà di oggi. Il
Parlamento della Repubblica ha chiuso anche le orecchie. Il partito
democratico ha proposto la legge e si trova in un imbarazzo che ha
dell’inquietante. Non solo perché i suoi alleati dimostrano un tasso
culturale che ci fa ritornare ai tempi della Dc di Fanfani, ma perché al suo
interno si respirano gli stessi miasmi di arretratezza. Che la Chiesa possa
essere contrario ad una simile legge, si comprende facilmente, che lo sia un
partito della Repubblica, è disarmante. La situazione è divenuta talmente
grave che giornali da sempre sostenitori del sistema maggioritario, si sono
messi a lamentare l’assenza dei laici. Quelli che fino a ieri erano dai loro
editorialisti definiti "cespugli" e "partitini"
destabilizzanti, vengono rimpianti. Al tempo di Fanfani, in effetti, i
partiti laici, liberali, radicali repubblicani, sommavano almeno un 7, 8 per
cento dell’elettorato ed erano in grado di giocare una grande parte per
spingere avanti sul piano del diritto un paese ancora arretrato come era
stata l’Italia clerico fascista e monarchica fino al 1948. Quell’esperienza
dispersa, sarebbe ancora utile alla luce di quanto sta avvenendo oggi. Il partito
democratico invece vorrebbe addirittura irrobustire il maggioritario,
restringendo ulteriormente gli spazi di agibilità politica. In caso di
difficoltà potrà sempre confidare sull'appoggio dei 5 stelle che stanno dando
grande dimostrazione della loro modernità: più o meno il tardo medioevo. Roma, 17
febbraio 2016 |
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